Netatmo lancia omajin, il nuovo brand di dispositivi connessi per la casa
Negli ultimi anni, il modo in cui utilizziamo e controlliamo le nostre case è cambiato in modo significativo. Per la prima volta è stato possibile controllarla fisicamente, utilizzando pulsanti, interruttori o telecomandi. Poi gli smartphone, grazie alle app, sono diventati telecomandi in grado di controllarla sia quando siamo a casa che a distanza. Ancora più recente è l’uso della voce per controllare le nostre case.
Oggi stiamo entrando in una nuova fase della smart home e ci stiamo muovendo verso un’abitazione più autonoma. Infatti, grazie a varie interoperabilità e automazioni avanzate, è ora possibile avviare automaticamente delle interazioni per semplificarci la vita.
Ma rimane un problema: le soluzioni connesse e la loro varietà possono confondere. In effetti, la profusione di offerte e di mezzi di controllo genera complessità. Attualmente, non tutti i prodotti sono compatibili tra loro, le interazioni sono talvolta limitate a un ecosistema specifico e spesso è necessario installare diverse applicazioni per controllare i dispositivi nel modo migliore.
Per risolvere questo problema, Netatmo ha collaborato, all'interno del gruppo Legrand, con più di 200 aziende membri della Connectivity Standard Alliance (CSA), per sviluppare uno standard di comunicazione tra dispositivi connessi: Matter.
Matter promette di unificare e semplificare i diversi ecosistemi della smart home. Ecco come funziona il protocollo.
Per capire il protocollo Matter e la sua importanza per la domotica, dobbiamo prima vedere cos'è la CSA.
Questo gruppo di aziende, originariamente chiamato Zigbee Alliance, è ora denominato Connectivity Standard Alliance, al quale collaborano i principali attori internazionali nel campo della domotica, come Apple, Google, Amazon e Legrand. Tuttavia, tutto questo è abbastanza recente, poiché solo nel 2021, ad esempio, Google ha annunciato che Android avrebbe funzionato con Matter. Ma lo stesso anno Apple ha rivelato che anche iOS 15 avrebbe funzionato con Matter.
Questa alleanza tra aziende, che mira a semplificare l'interoperabilità tra oggetti connessi di marche diverse, ha portato alla nascita del protocollo Matter. Infatti, oggi ci sono casi in cui è impossibile per un utente far funzionare i prodotti del marchio X con determinati assistenti vocali (ad esempio Google Nest o Alexa Echo Dot di Amazon).
Grazie ai nuovi sistemi di smart home, CSA ti consente di scegliere i tuoi scenari preferiti o l'assistente vocale a cui sei più abituato (Google, Amazon Alexa o Siri, ad esempio), senza preoccuparti se un dispositivo o più sono di altri marchi. Inoltre, da un punto di vista economico, il gruppo sostiene che rendere gli oggetti connessi compatibili tra loro riduce anche le barriere all'ingresso nel mercato IoT.
Va notato che, oltre a Matter, CSA sta lavorando a diverse altre soluzioni IoT, come Zigbee, Ddotot, Greenpower e Jupitermesh.
Al CES 2020, CSA ha annunciato i suoi piani per uno standard universale di interoperabilità all'interno della smart home. All'epoca il progetto si chiamava CHIP (Connected Home Over IP) e solo al CES 2022 è stato presentato Matter.
Matter è quindi un protocollo domotico universale, un "linguaggio" che permetterà a diversi dispositivi collegati di comunicare tra loro. Finora, per far interagire oggetti che utilizzano protocolli diversi, era necessario utilizzare un hub o una centralina domotica. Questi ultimi si occupano di "tradurre" i protocolli, in modo che prodotti di marche diverse possano comunicare tra loro e l'utente possa creare scenari.
Con lo standard Matter, non c'è bisogno di seguire questo processo per armonizzare la tua smart home: basterà solo questo protocollo. La Connectivity Standard Alliance vuole quindi far evolvere l'IoT e creare una nuova era della smart home, più facile da usare e da personalizzare. Matter è multipiattaforma e permette di unire ecosistemi e dispositivi, come quello di Google Nest, Amazon Echo Dot o Apple HomePod, che attualmente sono molto compartimentati.
Le intenzioni della CSA per Matter sono molto chiare, ma protocolli come Zigbee o Z-wave esistono già e permettono di collegare tra loro diversi dispositivi. Cosa rende Matter così diverso dagli altri?
In realtà, se Zigbbe o Z-Wave sono protocolli efficienti e compatibili con molti dispositivi connessi, hanno un problema evidente: la necessità di lavorare con un hub. Tuttavia, CSA non ha ancora annunciato che ritirerà Zigbee o che lo sostituirà con Matter. In concreto, Matter funzionerà con Thread e Wifi. Si tratta infatti di reti wireless complementari che consentono di ottimizzare la domotica.
In poche parole, Thread e Wifi sono le reti su cui operano i dispositivi, mentre Matter è il "linguaggio" che questi stessi dispositivi utilizzano per interagire tra loro.
Thread è stato lanciato dal ThreadGroup e utilizza una rete mesh.
In poche parole: Thread utilizza dei “border routers” che gli consentono di comunicare con reti esterne, come la rete Wifi. Ciò significa che i dispositivi che lo utilizzano possono facilmente connettersi ai dispositivi che utilizzano solo il Wi-Fi, consentendo al maggior numero possibile di dispositivi connessi di interagire sulla stessa rete. Ciò significa anche che tutti i dispositivi della rete mesh possono fungere da router e quindi estendere la rete e la sua portata in tutta la casa. Ogni nuovo dispositivo aggiunto alla rete ne aumenta l'efficienza e l'affidabilità.
Un altro vantaggio fondamentale di Thread è che consente la riparazione automatica della sua rete mesh. Se il televisore collegato ha un problema, la rete mesh lo rileva e quindi esclude il televisore dal resto della rete, in modo che gli altri dispositivi collegati possano continuare a funzionare tra loro. In altre parole, la rete si autoregola se uno dei prodotti si scollega.
Infine, Thread è efficiente dal punto di vista energetico e risponde quindi a una sfida importante nel mercato della domotica e dell'IoT.
In conclusione, creando un nuovo linguaggio comune, Matter semplifica le interazioni tra i vari dispositivi connessi, indipendentemente dalla marca o dal protocollo di comunicazione. Si tratta di una svolta nella domotica, in quanto Matter dovrebbe risolvere diversi problemi con un unico protocollo (hub, dispositivo non compatibile perché funzionano con reti diverse, ecc.)
Si tratta di un enorme passo avanti per rivoluzionare la tua casa e renderla smart. Quindi, per consolidare questa nuova realtà, è necessario rilevare le informazioni giuste al momento giusto. I sensori giocheranno quindi un ruolo fondamentale nella trasformazione della casa.
Per questo motivo il primo prodotto Netatmo ad essere compatibile con Matter sarà il Sensore di Sicurezza Intelligente. Sarà in grado di interagire facilmente con un ampio ecosistema. Dotato di una tecnologia di rilevamento a doppio contatto che monitora l'apertura di una porta o di una finestra e di un movimento a infrarossi in grado di scansionare un'area definita, ti porterà a sceglie le automazioni migliori.