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Delle volte il gelo arriva quando meno ce lo aspettiamo, in particolare in primavera. Il problema è che un fenomeno meteorologico come le gelate primaverili può causare danni al settore delle costruzioni e dell’agricoltura. Vedere un piccolo strato di neve bianca sulle vigne in una bella mattina di maggio non lascia presagire niente di buono. Ma di cosa si tratta? Cosa sono le gelate tardive e come anticiparle?
Gli episodi di gelata primaverile costituiscono un grosso problema per diverse piante, soprattutto per le vigne. La viticoltura è infatti l’ambito dell'agricoltura nel quale questo fenomeno viene trattato più spesso, anche se ovviamente chiunque abbia un giardino sa di cosa stiamo parlando. Il fenomeno si verifica in aprile e maggio (in Italia ma anche altrove nell'emisfero nord), quando le temperature scendono, viene semplicemente chiamato gelata primaverile.
Perché questo fenomeno è importante? Le temperature ovviamente non cambiano tra quelle primaverili e quelle invernali, l’interesse per le prime sta proprio nel fatto che queste intervengono dopo l’inverno. Le gelate colpiscono i germogli della vite in modo violento, così come quelli di tutti gli alberi da frutto, poiché non sono più protetti dalla lanugine che li ricopre durante l’inverno.
Le gelate primaverili sono meno rigide di quelle invernali e durano di meno. La temperatura a partire dalla quale le piante si trovano in pericolo varia a seconda del tasso di umidità. Se il tasso di umidità è basso, ovvero ad un’igronometria inferiore al 60%, il rischio ad una temperatura di -4° C resta basso. Al contrario, in un caso di esposizione a gelo a -2° di un’ora, un tasso di umidità superiore al 60% può causare gravi danni.
La vite è una pianta particolarmente sensibile alle gelate. I viticoltori e i produttori di frutta in generale vengono spesso duramente colpiti da un’inattesa gelata tardiva. Infatti, i germogli e le foglie giovani possono venire distrutte molto velocemente se una gelata le colpisce, con grande disagio per viticoltori e produttori di vino. Una temperatura di -2° C può essere sufficiente per provocare dei danni considerevoli.
Le conseguenze distruttrici del gelo in primavera sono ancora più drammatiche se le viti sono in anticipo. Nel bel mezzo della costruzione dei loro germogli, si trovano duramente colpite dalla gelata. I prodotti delle vigne, come il vino, sono quindi scarsi negli anni di importanti gelate.
Nel settore dei lavori pubblici e dell’edilizia, una gelata tardiva dopo l’arrivo delle belle giornate può causare problemi sull’avanzamento della tabella di marcia. Le regole in questi settori sono infatti molto rigide poiché determinati materiali hanno reazioni diverse in base alla sensibilità al gelo.
Come fare allora per contrastare questi disagi primaverili ed evitare che le gelate provochino danni considerevoli sulle colture e nel settore edile?
Informarsi sulle previsioni meteo permette di anticipare e proteggersi dalle gelate tardive. Con la Stazione Meteo Intelligente Netatmo, non ti farai trovare impreparato e sarai informato in tempo reale dei rischi di gelate nei giorni a venire. Avrai così più tempo per prepararti, rimanendo a conoscenza dell’evolversi della situazione.
Soprattutto per quanto riguarda le vigne, esistono delle soluzioni alle gelate primaverili. Ecco una lista. Le opinioni possono essere divergenti, ma si tratta di soluzioni testate e approvate.
Anticipare è la prima soluzione per evitare i danni delle gelate. Grazie ad un barometro, ad una stazione meteo o informandosi su fonti attendibili per le previsioni, è possibile limitare i danni. Prevedere le gelate tardive è un buono modo per mettere in atto diverse protezioni sulle viti o sulla costruzione.
È una prima soluzione il cui prezzo è interessante: potrai proteggere i frutti delle tue colture per qualche centinaio di euro.
Esistono diversi sistemi di protezione per lottare contro il freddo del gelo e riscaldare l'aria. Uno di questi, è l'aspersione con acqua. Si tratta di un metodo che mira ad innaffiare le viti con dell'acqua esattamente nel momento in cui sta per formarsi il gelo. L’obiettivo è puramente fisico: creare un involucro ghiacciato intorno ai germogli e alle nuove foglie fragili per proteggerle dal freddo. Il principio di funzionamento è lo stesso di quello degli igloo.
Tra questi sistemi c’è anche l’utilizzo di candele e di mini-falò per creare calore al fine di contrastare il freddo. Molto comune tra i viticoltori, questa tecnica consiste nel disporre candele e piccoli fuochi tra i filari delle viti al fine di mantenere una certa quantità di calore sufficiente ad evitare il gelo.
In questo caso c’è da prendere in conto il prezzo di tutto il materiale da acquistare e installare, sceglierlo con cura e farsi la propria idea sull'efficacia.
Nel corso degli ultimi anni, le gelate tardive, soprattutto quelle primaverili, non hanno risparmiato i viticoltori dell’Italia. Alcuni hanno utilizzato le torri antigelo per proteggere le loro colture e assicurarne il raccolto. In questo caso, l’elica invia aria calda in direzione delle vigne. Gli elicotteri possono venire impiegati seguendo lo stesso principio: far girare l'aria proprio sopra le viti. Queste soluzioni ad elica non hanno di certo lo stesso costo delle soluzioni indicate in precedenza.
Giardinieri, coltivatori, lavoratori su cantieri, viticoltori… Il gelo in primavera è un nemico insidioso. Fortunatamente esistono delle soluzioni per proteggere il raccolto dalle gelate e opzioni diverse per tutte le tasche.