Netatmo lancia omajin, il nuovo brand di dispositivi connessi per la casa
Il principio sul quale si basano le telecamere finte è presto detto: imitare l'aspetto di una telecamera reale e indurre il potenziale ladro a cercare un altro bersaglio. La famosa imitazione della dome camera è solo uno dei tanti esempi di telecamera di sorveglianza finta in circolazione. Nel corso degli anni sono stati sviluppati modelli sempre più ricchi di particolari utili a riprodurre in tutto e per tutto l'aspetto estetico – e talvolta perfino funzionale – di una telecamera vera. Alcuni accorgimenti sembrano tanto fantasiosi da risultare incredibili, eppure i produttori si sono sbizzarriti, offrendo una gamma di telecamere finte pressoché infinita e tuttora in costante evoluzione. Nei prossimi paragrafi ti sveliamo qualche esempio di escamotage ricorrente.
Il primo e più ovvio accorgimento di una telecamera finta sono le luci, sotto forma ora di LED, ora di fasci luminosi di allarme ora di spie che lampeggiano a intermittenza. Questi LED, in teoria, dovrebbero simulare la registrazione delle immagini o la visione notturna, ma nella pratica servono solo a confermare al ladro più esperto che quella telecamera è assolutamente inoffensiva.
Aggiungere cablaggi, alimentatori e ciabatte potrebbe accrescere l'effetto realistico di una telecamera finta da esterno, non fosse che i cavi, normalmente, non sono mai in bella vista, onde evitare tagli e manomissioni da parte di estranei. Di conseguenza, come per le luci, questo accorgimento si trasforma spesso e volentieri in un pacchiano autogol nei confronti del ladro o del malintenzionato di turno.
Se nell'installazione delle telecamere esterne finte non ti bastano luci e cablaggi, puoi divertirti a montare un dispositivo di rilevamento del movimento (ovviamente anch'esso finto), allacciandolo a una presa di corrente per consentire rotazioni, segnali acustici e quant'altro. Attenzione però, perché più apparecchi colleghi, più vai ad aumentare, seppur di poco, i consumi della tua abitazione in cambio di un beneficio che, a conti fatti, è solo apparente.
E non è finita, perché quanto scritto finora non tiene in considerazione i cartelli e gli avvisi di area videosorvegliata, con tanto di citazioni di normative che di fatto non valgono nulla (in quanto la telecamera finta non effettua alcuna reale attività di videosorveglianza). Ma si sa, quando bisogna convincere qualcuno di qualcosa… si è disposti a qualsiasi genere di artificio! Peccato che in questo modo ci sia il rischio concreto di mentire anche a chi, passando davanti a casa o come ospite in giardino o in cortile, dovesse leggere gli stessi cartelli e credere lesa la propria privacy (o, ad esempio, quella dei propri figli, in special modo se ancora piccoli).
La telecamera di sorveglianza "a cupola" è la tipica piccola telecamera di forma circolare (da cui il nome!), senza fili, che può essere montata sul soffitto o in un angolo di una parete. Una telecamera di sorveglianza finta a cupola a volte ha una luce LED rossa lampeggiante ed è corredata da un rilevatore di movimento per migliorare l'effetto illusione.
Il vantaggio più evidente delle telecamere finte è legato al costo. Con pochi euro, in negozi specializzati oppure online, è possibile acquistare una telecamera di sorveglianza classica o a cupola (il più tipico dei modelli, con la sua caratteristica forma semisferica). Tolta la spesa di installazione delle telecamere, un'operazione del genere si rivela insomma un affare. Ma siamo proprio sicuri che non ci siano controindicazioni? Se valuti a mente fredda l'opportunità di installare telecamere fuori casa, ti renderai presto conto che l'alternativa delle telecamere finte non può reggere in alcun modo il confronto. Al di là del prezzo devi tenere presente i due svantaggi più significativi, svantaggi che esulano dal solo fattore economico. Vediamoli nel dettaglio.
Inutile dirlo, ma se il ladro scopre di non essere sorvegliato sono guai. Svanito l'effetto deterrente, il ladro saprà che la casa non è protetta e agirà di sua iniziativa per svaligiarla. Con una telecamera finta, per assurdo, potresti essere tu stesso a dare il segnale che nessuno sta sorvegliando l'abitazione, e tanto meno correrà in soccorso. Pensaci bene, soprattutto se vuoi proteggere oltre a te stesso i tuoi cari.
Conseguenze nella copertura assicurativa
Oltre al danno la beffa: questo detto torna utile quando si parla di telecamere finte e coperture assicurative. Si perché molte compagnie offrono un rimborso in caso di furto se e solo se la casa risulta protetta da un adeguato sistema di videosorveglianza collegato con una centrale di controllo (servizio questo proposto a volte dalla stessa compagnia assicurativa sotto forma di abbonamento). Una garanzia che non sussiste con un finto impianto di videosorveglianza.
Il bilancio finale vede senza dubbio le telecamere finte sfavorite, se non per impieghi secondari in relazione a luoghi di poco valore. Posizionare una telecamere finta in corrispondenza di un box attrezzi in giardino, ad esempio, potrebbe essere un valido espediente per dissuadere i ladri dell'ultima ora, con la consapevolezza però che un eventuale furto del contenuto del box andrebbe con ogni probabilità a buon fine. Per tutte le proprietà di valore, e in primo luogo per la casa in cui si vive, è opportuno orientarsi invece sulle telecamere vere, tanto più perché queste, complice il web, hanno raggiunto prezzi di mercato assolutamente accessibili, con promozioni e offerte per tutte le tasche. Esperti e meno esperti possono sorvegliare la propria abitazione a distanza in tempo reale, mentre sono a lavoro e perfino in viaggio dall'altra parte del mondo con l'ausilio di pratiche app per smartphone e tablet. Se hai a cuore la sicurezza e la qualità, non ti resta che iniziare la ricerca, confrontare i vari prodotti e trovare il sistema di allarme e videosorveglianza che meglio risponde alle tue aspettative senza per forza spendere un occhio della testa.